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2019- 2022

spettacolo teatrale di e con Violetta Latte, sostenuto e accolto in residenza da: Théâtre des Clochards Célestes (Lione, Francia), Chapêlêmele (Alençon, Normandia), DUNAE (Ostuni) , Masseria Le Sciare (Lecce), Casa delle donne di Taranto (Taranto), Teatro dei 25 (Bologna), Théâtre El Clan Destino (Parigi), Teatro Paolo Grassi (Cisternino), Teatro Dravelli (Torino), Lo Scatolino Teatro (Torino), Casa 131 (Sava), Scugnizzo Liberato e KALAMOS (Napoli).

2020

performance teatrale di 15 minuti concepita insieme alla violoncellista Giovanna D’Amato per il Festival Disimpegno (Cisternino, IT)

2020-2022

performance teatrale e poetica che mette in scena la raccolta di poesie Il ciclo del lupo (Pietre Vive Editore 2022) di Anna Correale -  Festival Casa Terra (Ceglie Messapica), Festival di teatro e poesia Tempesta (Formia), Théâtre El Clan Destino (Parigi)

Teodora nelle ere

di Violetta Latte
(creazione in fase di sviluppo e di ricerca di partener finanziari)
Teodora è una creatura fantasmagorica che si manifesta nel mondo dei vivi per incontrare suo fratello e « riportarlo a casa ». Suo fratello, affetto da amnesia, non può ricordarla né vederla. In questa ricerca senza fine attraverso le ere, sono altre sé possibili che Teodora incontrerà.

Sviluppandosi su più epoche, Teodora nelle ere tesse un racconto complesso di storie private e politiche intrecciate, e dà voce a fantasmi, animali, piante e creature misteriose per interrogarsi sulla funzione riparatrice delle nostre relazioni con l’invisibile. Sul palco, questo commistione di memorie in immagini si traduce in un trattamento plastico e radicalmente transdisciplinare dello spazio, che dà vita a una successione caleidoscopica di tableaux vivants.

Me e Medea

di e con
Violetta Latte
sguardo esterno
Jules Benveniste
opere scenografiche e collaborazione artistica

Caterina Biasi
costumi
Violetta Latte

ambienti sonori e disegno luci
Django Burdeau e Paolo Genchi
accompagnamento drammaturgico
Anna Correale

 

Medea non rappresenta l’oscurità dell’irrazionale, al contrario essa rivendica l’archetipo della chiarezza, lo scandalo della ragione. (...) Risalendo alla sua trasparenza onomastica, Medea traccia le ragioni archetipali di una chiarezza amorale che coniuga con un ritorno al naturale. Il primato non è dato alla pratica della differenza, ma a quella della relazione umana.

Anna Chiarloni per Medea Voci di Christa Wolf - 2009 e/o edizioni -
 

Dopo un lasso di tempo indefinibile trascorso tra le mura domestiche ad elaborare il torto subito da Giasone, Medea ha finalmente deciso di uscire di casa per raccontare la vera storia del suo viaggio dalla Colchide a Corinto. Ma mentre lei brucia di rabbia, urla e piange, un’altra donna interviene per sollevare le proprie riflessioni, in una profusione delirante, comica e grottesca di informazioni, perle di saggezza e teorie analitiche più o meno interessanti.

In un dispositivo teatrale e plastico che intreccia arte visiva, cultura pop, terapia gestalt e nuovi femminsimi e che crea un dialogo tra lirismo e grottesco, Me e Medea ripercorre la storia d’amore tra Medea e Giasone per indagare il tema della responsabilità - privata e politica - e sollevare una riflessione sul potenziale trasformativo delle relazioni - tra esseri umani e non. 

​​

Produzione LVMILK .

Spettacolo accolto in residenza e sostenuto da : Théâtre des Clochards Célestes (Lione), Chapêlêmele (Nomandia), DUNAE (Ostuni) , Masseria Le Sciare (Lecce), Casa delle donne di Taranto (Taranto), Teatro dei 25 (Bologna), Théâtre El Clan Destino (Parigi), Teatro Paolo Grassi (Cisternino), Teatro Dravelli (Torino), Lo Scatolino Teatro (Torino), Casa 131 (Sava), Scugnizzo Liberato e KALAMOS (Napoli).

Foto

Medea 14(1)(1).png

Nel ciclo del lupo

testo Anna Correale 
drammaturgia e regia Violetta Latte

con Violetta Latte 
Giovanna D'Amato, violoncello
Ezio Testa, fisarmonica
 
Pier Francesco Latte apparizione

disegno luci Django Burdeau 
creazione oggetti di scena Giancarlo Hujo

costumi Violetta Latte e Anna Correale

responsabile tecnico Django Burdeau

musiche Astor Piazzolla, Max Richter, Antonio Vivaldi, Henry Purcell

Nel ciclo del lupo è una performance poetica, teatrale e musicale che mette in scena la raccolta di poesie Il ciclo del lupo di Anna Correale (Pietre Vive Editore, 2022), nella quale l’autrice racconta l’incontro con un lupo.  In scena avviene un addensarsi di luci, immagini e suoni che raccontano l'incontro tra una fanciulla e un lupo in una successione caleidoscopica di visioni e paesaggi interiori. 

 

Le poesie percorrono un ciclo: dall’avvistamento che produce incanto, sbalordimento, estasi, alla sparizione che riporta il reale cronometrato, controllato e doloroso.Nel momento dell’incontro con il lupo sono confusa al vivente, perdo la mia memoria storica per essere assorbita da una memoria originaria che mi lascia indistinta nella sua totalità priva di pensiero calcolante, resto senza parola, in una beatitudine afasica, infantile, animale, come inebetita. La scomparsa del lupo implica un vuoto, un ritorno alla vita umana, tornano i ricordi, il bisogno degli altri, il bisogno di organizzazione,

di senso.

Foto

Farinelli VOIX

di e con Violetta Latte
violoncello Giovanna D'Amato

Il mio corpo ambiguo si sparpaglia negli altri attraverso la voce.

Io canto. Solo attraverso l'incontro della mia voce con la vostra anima io ritrovo il mio corpo e lo guardo senza disprezzo.

Farinelli VOIX è una performance musicale, poetica e teatrale di 15 minuti creata in collaborazione con la violoncellista Giovanna D'Amato per il festival pugliese DISIMPEGNO - Appunti sull'abitare e liberamente ispirata dalla storia privata del celebre cantante lirico Farinelli.

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